Lettera M

Alfabeto dell’Agogica e Glossario Musicale

MADRIGALE – Nel XIV secolo indicò una composizione vocale, su testo pastorale; in seguito si sviluppò in forma polifonica, elaborata tecnicamente, in cui le voci interpretavano il testo poetico in maniera mirabile dando luogo ai madrigali rappresentativi.

MAESTOSO – Termine di esecuzione, che significa grave, solenne. E’ spesso unito ad un’indicazione di movimento, esempio: allegro maestoso (abbastanza in fretta ma con maestà) oppure lento maestoso (ampio ed elegante).

MAGGIORE – Termine usato per indicare un intervallo, un accordo ed il modo di una scala.

MALAGUENA – Danza spagnola in 3/8 dove la danza si alterna al canto. Appartiene al gruppo di Fandango. Ravel diede stile alla malaguegna nella sua Rapsodie Espagnole.

MANDOLA – Strumento della famiglia dei liuti a quattro corte doppie. Il corpo dello strumento è fortemente convesso e la tavola piana è di forma ovoidale, appuntita all’estremità. Le corde si fanno vibrare con un plettro e vengono accordate per quinte: Sol-Re-La-Mi; il basso della mandola si chiama mandolone o mandorone.

MANDOLINO – Piccola mandola che ha quattro corde doppie accordate all’ottava superiore della mandola, riproducenti esattamente l’accordatura del violino. Largamente diffuso nel Sud dell’Italia. Si suona con il plettro.

MANO destra –

MANO sinistra –

MARACAS – Sono sfere di legno con un manico. Al loro interno vi sono dei sassolini in modo che quando le due sfere vengono agitate, il movimento dei sassolini effettua un ritmo. Appartengono alla famiglia degli ideofoni.

MARCELLO Benedetto

MARCIA – Composizione musicale il cui ritmo sostenuto richiama il passo di un uomo o di un gruppo che corre o cammina. Vi sono vari tipi di marce: militare, marcia funebre, marcia nuziale.

MARIMBA – E’ uno strumento di origine africana ed è composto da tante tavolette di legno poste su un telaio sotto il quale stavano delle zucche vuote con funzione di dissonatori. Attualmente al posto delle zucche vuote, vi sono dei tubi di metallo.

MASQUE – Intrattenimento teatrale con parti recitate, canti e danze: tipico dell’Inghilterra nei secoli XVI e XVII.

MAZURCA – Danza popolare polacca della provincia di Mazurisch, che si diffuse in Europa nell’epoca romantica. E’ in tempo 3/4 alquanto mosso, con l’accento forte sul terzo tempo. Chopin l’ha portata ad un alto grado poetico con le sue mazurche per pianoforte.

MEDIANTE – Terzo grado della scala diatonica che determina il modo maggiore o minore.

MEISTERSINGER – Commercianti ed artigiani germanici riuniti in corporazioni di musici e cantori, successori dei Minnesaenger.

MELISMA – Frase musicale di parecchie note cantate su un’unica sillaba; melodramma.

MELODIA – E’ una successione ritmica di note di diversa altezza che esprimono un pensiero musicale.

MELODICA – Scala minore, posizione dei toni e semitoni: T-st-T-T-T-T-s/t – vedi teoria della Musica

MELODICA – Strumento di musica a tastiera, avente la forma del clavicembalo con un registro di flauto.

MELODRAMMA – Dramma in versi interamente cantato con mimica e scena e accompagnamento d’orchestra.  Nasce a Firenze verso la fine del Cinquecento e raggiunge l’apice nell’Ottocento.

MELOLOGO – In senso musicale, è la voce che parla su un accompagnamento strumentale in sottofondo.

MELOS – Parola greca che significa canto, melodia. Melodia con o senza parola, scritta con arte ed indipendente da ogni ritmo.

MEMBRANA – Foglio sottile di materia flessibile le cui vibrazioni dipendono esclusivamente dalla sua forma, dal suo peso e dalla tensione.

MEMBRANOFONO – Termine adoperato in organologia per designare, secondo la classificazione di Sachs ed i Hornbostel, tutti gli strumenti muniti di membrana (tamburi e timpani vari).

MENESTRELLO – Musicante che operava presso le corti medioevali.

MENSURALISMO – Nel XII secolo con lo sviluppo, indicò i primi valori di durata delle note, come la brevis e la longa, mediante i sei modi ritmici la cui teoria fu esposta da Giovanni di Garlandia. La longa valeva due brevis.

MESSA – Composizione liturgica con parti fisse e parti variate. Le parti fisse cantabili sono: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei. Le variate sono: Introito, Graduale, Tratto, Sequenza, Offertorio, Comunione.

METRICA – Deriva da metro e si riferisce alla misura o lunghezza delle varie parti del discorso musicale, come: incisi, frasi o periodi.

METRO – Raggruppamento regolare di pulsazioni, che nella musica scritta viene rappresentato con battute divise da barre (stanghette). L’indicazione del metro (suddivisione) è data all’inizio del brano.

METRONOMO – E’ uno strumento che serve a stabilire con esattezza il grado di velocità di una composizione. L’accelerazione o il rallentamento delle oscillazioni ottengono abbassando o alzando un contrappeso posto in corrispondenza di una tabella numerica verticale. I numeri segnati sulla tabella vanno da 40 a 208 e rappresentano le oscillazioni che il pendolo compie in un minuto primo.
Fu brevettato nel 1816 dall’austriaco Giovanni Napomuceno Maelzel (1772-1838) che perfezionò l’idea dell’olandese Winkel (1780-1826).

MEZZA VOCE – Termine d’interpretazione, il quale richiede che un passaggio sia cantano sommessamente quasi sempre piano, come un tono confidenziale. Per le voci liriche indica anche l’esclusione in falsetto.

MEZZO FORTE – mf Termine d’interpretazione che richiede una sfumatura intermedia fra il piano e il forte, vicino al forte.

MEZZO PIANO – mp Termine d’interpretazione che richiede una sfumatura intermedia fra il piano e il forte, vicino al piano.

MEZZOSOPRANO – Voce di donna intermedi tra quella di soprano e di contralto. La sua estensione
va dal Sib al La. Il timbro è caldo e pastoso. Anche una delle chiavi di Do.

MI – Nome della 3ª nota della gamma tipo, nella nomenclatura latina, (Guido D’Arezzo)

MICROTONICAscala E’ una scala le cui note sono separate da intervalli minori del semitono (la scala indù ha 22 note per ottava): alcune scale presentano il semitono suddiviso in cinque (60 note per ottava).

MICROTONO – Intervallo di ampiezza inferiore al semitono.

MIGNOLO –

MINIMA – Detta anche mezzo o metà. E’ una figura musicale che, nell’ordine dei valori, segue la semibreve e vale 2/4 o 1/2. E’ unità di misura nel tempo 2/4 – 4/8 ecc.

MINNESAENGER – Musicisti e poeti nobili tedeschi, tra i secoli XII e XIII, la cui eredità venne presa dai Meistersinger.

MINORE – Carattere di un modo, di una scala, di un accordo, di un intervallo.

MINUETTO – Antica danza francese, in tempo 3/4 con attacco in levare. Il minuetto entrò nella corte sotto il regno di Luigi XIV. Ordinariamente è formato da due parti con ritornello ed una terza parte chiamata trio, posta fra le due. Il minuetto sostituì tutti gli altri tipi danza e segnò l’inizio di un nuovo stile per la sua garanzia e semplicità.

MISURA – Detta anche battuta indica l’insieme dei valori delle figure e delle pause, comprese fra due spezzabattute.

MISURE – Semplici – Composte

MODALE – Nome dato al 3° grado della scala. Da esso si può stabilire il modo. Se questa nota dista di due toni dalla tonica, la tonalità è di modo maggiore. Se, invece, dista di un tono 1/2 la tonalità è di modo minore.

MODERATO – E’ un’ indicazione di andamento del tempo, che sta tra l’andante e l’allegretto.

MODERATO – BEAT –

MODI o MODALITA’ – Nel sistema tonale presente dal XVII secolo la varietà tonale si raggiunge cambiando tonalità e riproducendo a diverse altezze la stessa struttura di scala. Nei secoli precedenti la varietà tonale si conseguiva cambiando i “modi”, ossia usando differenti segmenti dell’ottava di una stessa scala diatonica.
Esistono quindi sette modi possibili di considerare questa serie di intervalli: ognuno dei modi, formati cominciando dalle diverse note della scala, ha un suo nome ed un preciso carattere melodico: i suoi semitoni sono infatti a distanze diverse rispetto alla nota iniziale.

MODO – Termine che indica l’ordine di successione di toni e semitoni in una scala. I modi sono due: maggiore o minore. La loro prima differenza consiste nel 3° grado (se dista due toni dalla tonica, la tonalità è di modo maggiore. Se dista di un tono e 1/2 la tonalità è di modo minore). La seconda differenza consiste nel VI e VII grado della scala di modo minore melodica (vengono innalzati di un semitono nel modo ascendente, ma tornano in quello discendente). Nella scala minore armonica ove s’innalza il VII grado (sia nel moto ascendente che in quello discendente).

MODULAZIONE – Indica il passaggio da una tonalità ad un’altra. Si può modulare ai toni vicini o relativi e a quelli lontani.

MOLL – Modo minore nella lingua tedesca.

MONODIA – Nell’antichità indicò un canto ad una voce, ed inseguito, un canto con o senza accompagnamento strumentale.

MONOTEMATICA – composizione Composizione che sviluppa un solo tema.

MORDENTE – E’ un abbellimento formato da tre note eseguite rapidamente. Esso sottrae valore alla nota sulla quale è segnato. Può essere superiore ed in questo caso le note saranno: nota reale, nota superiore e nota reale; o inferiore le note saranno: nota reale, nota inferiore e nota reale.

MORESCA – Danza spagnola di origine araba, che fu di moda nell’Europa del XV e del XVI secolo e si diffuse dal Portogallo all’Italia dove gli interventi cantati, terminavano con una moresca.

MORRIS-DANCE – Vivace danza folcloristica inglese, solitamente binaria.

MOSSO – Termine di andamento che indica una esecuzione mossa, agitata, appassionata. Può anche modificare un’altra indicazione: andante mosso, allegro mosso, ecc…

MOTIF MOTIV – motivo Il nucleo di una melodia; è la più piccola unità melodica.

MOTO – Sta per movimento delle parti in una composizione e può essere melodico ed armonico.
Il melodico è quando i suoni si succedono uno dopo l’altro. L’armonico può essere retto, contrario, obliquo. Retto, quando i suoni di un accordo procedono nella stessa direzione. Obliquo, quando una parte è ferma e le altre si muovono. Contrario, quando le parti si muovono in senso opposto, una sale e l’altra scende.

MOTTETTO – E’ una composizione vocale ad una o più voci, su testo sacro nato a Parigi dopo il 1215; ha avuto diverse fasi di sviluppo. Il mottetto, eseguito come dialogo spirituale, con solista, coro e strumenti contribuì allo sviluppo dell’oratorio latino.

MOVIMENTO – Indica uno dei tempi di quelle composizioni divise in più parti come, la sonata, il concerto, la sinfonia, il trio.

MOZART –

MUSETTE – Antica danza in tempo 2/4, 3/4 o 4/4, di carattere pastorale basata sul pedale, cioè un basso che limita la cornamusa o musette in francese. Celebre la musette della suite inglese N°3 di J.S.Bach. La musette è anche uno strumento musicale della famiglia degli aerofoni (simile alla cornamusa irlandese) nonchè una danza popolare francese accompagnata dalla musette o dalla fisarmonica.

MUSICA a) – E’ l’arte di combinare più suoni, in base a regole definite, attraverso le quali si materializza il processo creativo dell’animo umano.
b) Componente fondamentale di ogni cultura, la musica si caratterizza per la grande varietà di forme e tecniche che essa presenta secondo le aree geografiche e i periodi storici.
c) Nella cultura occidentale, la musica viene definita come un’arte che opera sulla combinazione dei suoni; l’artefatto così prodotto, che deve seguire una logica interna e mostrare una struttura intelligibile, richiede una specifica abilità sia nell’atto della creazione sia in quello della riproduzione.

MUSICOLOGIA – E’ la scienza che studia e ricerca ogni fenomeno e sviluppo musicale nei popoli di tutte le epoche.

MUSIQUE CONCRETE –musica concreta“: è basata sulla registrazione di suoni e rumori ambientali, modificati elettronicamente

MUTAZIONE – Detta anche muta e quel cambiamento di timbro della voce che subiscono i ragazzi fra i 14 ed i 16 anni.